Le quattro verità dell'esistenza by Thich Nhat Hanh

Le quattro verità dell'esistenza by Thich Nhat Hanh

autore:Thich Nhat Hanh
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Philosophy, General
ISBN: 9788811144649
editore: Garzanti
pubblicato: 2016-06-14T22:00:00+00:00


Il quinto insieme di criteri: apparenza e sostanza

L’ultimo insieme di criteri è apparenza e sostanza. A volte non sembra che stiamo trasgredendo a una linea guida etica quando in realtà è così. Immagina di trovarti laddove qualcuno sta tentando di uccidere un’altra persona; hai la capacità di intervenire per impedire il danno ma non lo fai. Pur non essendo un assassino stai violando il precetto di non uccidere. Non stai uccidendo direttamente ma lasci che l’omicidio abbia luogo. Lo si definisce «non intervento». Non intervieni, il che è un’azione tanto quanto l’agire per fare del male. Sei comunque responsabile delle tue azioni. Quando vedi una situazione simile dovresti intervenire. Non puoi dire: «Bene, non sono responsabile, non ero io quello che stava commettendo l’omicidio». Eri là e non sei intervenuto. Sei responsabile.

A volte siamo costretti a mentire per salvare una vita. Se non mentiamo commettiamo una trasgressione. A livello di apparenza, non mentire è la cosa giusta da fare, ma in termini di sostanza è sbagliato, perché se non menti l’altra persona morirà. Questo è un insieme di criteri importante. A livello di apparenza sembra giusto ma in termini di contenuto e contesto è sbagliato. A volte sei costretto a mentire. E a volte sei costretto a uccidere. È molto difficile. L’etica applicata è una disciplina che studia come si possa ottenere un risultato morale in circostanze specifiche. Non riflettiamo semplicemente sul fatto che qualcosa sia giusto o sbagliato. Dobbiamo mettere in dubbio le norme prefissate per capire se il nostro comportamento è davvero etico.

Possiamo utilizzare questi criteri etici nella vita quotidiana. In fondo lavoriamo per trascendere tutti i criteri e le norme. La filosofia etica buddhista può essere riassunta come segue.

Sia il soggetto sia l’oggetto della percezione scaturiscono dalla coscienza in base al principio dell’interessere. Gli esseri umani sono presenti in tutte le cose, e tutte le cose sono presenti negli esseri umani. A livello fenomenologico, sembra che ci siano nascita e morte, essere e non-essere. A livello ontologico, tuttavia, queste nozioni non possono essere applicate alla realtà. La coscienza dinamica è definita energia del karma. Tutto si evolve in base al principio dell’interdipendenza. Ma esistono il libero arbitrio e la possibilità di trasformare. Esiste la probabilità. L’uno influisce sul tutto. E il tutto influisce sull’uno. Interessere significa anche impermanenza, non-sé, vuoto, karma e innumerevoli mondi. La retta visione consente la retta azione, portando alla riduzione della sofferenza e all’aumento della felicità. Felicità e sofferenza inter-sono. La realtà assoluta trascende le nozioni di buono e malvagio, giusto e sbagliato.



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